Clic sull'immagine per l'album dal presidio a Piazzale Clodio del 22/06/2012
Non è più solo una battaglia per il lavoro, non è più solo una battaglia per la Giustizia, è la lotta dei tirocinanti precari della Giustizia che rivendicano il diritto a operare negli uffici giudiziari, non solo per il proprio posto di lavoro, che ancora lavoro non è ma solo tirocinio, ma anche perchè senza il loro apporto gli uffici giudiziari sarebbero travolti da carichi di lavoro insostenibili, in alcuni casi sarebbe la paralisi.
Eppure anche sapendo che queste sono le prospettive della Giustizia, il Ministero di Giustizia dice (mentendo) che basterebbe sostiruire i 500 tirocinanti del Lazio, con altri 500 lavoratori, come se la loro formazione in molti casi di due anni, fosse sostituibile in un amen, il Governo opera in una logica di puro taglio di accetta "orizzontale". Il risultato..?
Taglio della Giustizia a cittadini e imprese
In questi gioni 500 tirocinanti - precari della Giustizia del Lazio, stanno lottando contro il muro di gomma del Ministero di Giustizia che fin'ora si è rifiutato di riceverli (e di ricevere le OOSS con CGIL, UIL, USB che li affiancano), per non affrontare il tema della "lenta morte della Giustizia". Molti tirocinanti precari dovranno abbandonare gli uffici giudiziari entro settembre, se non sarà trovata una soluzione dal Ministero di Giustizia, dal Governo e dalla Regione Lazio che gestisce il progetto di formazione dal 2012.
I precari Giustizia lotteranno per il lavoro
Procura, Tribunale, RSU di Tivoli in sostegno ai precari (tirocinanti) della Giustizia
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