mercoledì 21 dicembre 2011

CGIL e UIL all'assemblea dei Precari Giustizia in Corte d'Appello

Pubblichiamo i documenti relativi all'assemblea dei Precari-Tirocinanti della Giustizia alla Corte d'Appello in Sala della Musica il 20 dicembre 2011. Si prepara un Natale in stato di agitazione con la previsione di conferenze stampa, presidi alla Regione Lazio e al Ministero della Giustizia. CGIL e UIL concordi nelle strategie di lotta per il futuro dei precari della Giustizia. 

I Presidenti De Fiore e Santacroce dalla parte dei precari-tirocinanti della Giustizia, è stato di agitazione!

Vogliamo prima di tutto sottolineare l'apporto dei Presidenti del Tribunale Ordinario e della Corte d'Appello Dottori De Fiore e Santacroce, alla causa dei tirocinanti-precari della Giustizia. Sappiamo che il Dott. Santacroce ha telefonato alla Presidente della Regione Lazio Polverini, chiedendo conto della durata dei tirocini e delle indennità non corrisposte ai lavoratori e alle lavoratrici, impegnati negli uffici da tre mesi a loro spese.
Il Dott. De Fiore ha scritto una lettera piena di lusinghieri giudizi sull'operato dei tirocinanti e chiedendo che sia corrisposto il dovuto, ai lavoratori che in condizioni economiche precarie operano negli uffici. Ci sentiamo in dovere di ringraziarli, pregandoli di continuare a sostenerci.    
Tirocini Giustizia - Lettera Dott. de Fiore All'Assessore Zezza.defioreall'AssessoreZezza


Nell'assemblea di oggi 20 dicembre in Corte d'Appello alla Sala della Musica, a cui erano presenti Nicoletta Grieco, Fiorella Puglia, Gianguido Santucci (FP CGIL) e Nino Nasone (UIL) i tirocinanti-precari della Giustizia hanno affermato la loro volontà di lottare per lavoro, diritti e dignità. E' stato confortante che i rappresentanti della FP CGIL e della UIL abbiano adottato una linea comune di strategie, che consisteranno in rassegna stampa il 9 gennaio per coinvolgere giornali e media, presidio alla Regione nei giorni seguenti, seguito da Presidio al Ministero di Giustizia.
Il prossimo venerdì 23 dicembre è previsto un primo incontro dei rappresentanti sindacali con il Ministro della Giustizia Paola Severino, che servirà a una sensibilizzazione del Ministro sull'urgenza e la delicatezza del tema Tirocini Giustizia.
  

lunedì 19 dicembre 2011

Lettera aperta dai tirocinanti della Giustizia all'Assessore al Lavoro della Regione Lazio Zezza

Gentile Assessore al Lavoro della Regione Lazio Mariella Zezza,
abbiamo letto il comunicato stampa in cui si smentisce la mancanza di copertura finanziaria, per il progetto dei tirocini negli uffici giudiziari, notizia che siamo i primi ad accogliere con soddisfazione.
Riguardo l'altro comunicato in cui si smentisce che i tirocini della Giustizia siano finanziati con fondi FES, non consideriamo utile fare botte e risposte a colpi di articoli su blog e repliche via comunicati stampa, ma avviare con Lei un più proficuo confronto sui veri temi, importanti per fare in modo che il progetto dei Tirocini negli Uffici Giudiziari possa proseguire, con uno spirito di intesa e collaborazione fra gli uffici interessati, la Regione Lazio e noi tirocinanti impegnati a prestare la nostra opera ogni giorno.

L'Istituzione Giustizia è fondamentale non solo per le sue peculiarità, ma per lo sviluppo del Paese essendo garante della legalità sociale e nelle imprese, producendo in tal modo il valore della legalità che è alla base della crescita economica.
La macchina della Giustizia ha ricevuto da noi tirocinanti un importante apporto attestato dai Presidenti di Procura e Corte d'Appello De Fiore e Santacroce, i quali affermano che il contributo dei tirocinanti è diventato irrinunciabile per gli uffici giudiziari, non solo per il fatto di rimpiazzare numericamente l'organico, ma per impegno, competenze acquisite e risultati, al punto che in mancanza dei tirocinanti alcuni uffici dovrebbero chiudere.

Il Progetto dei tirocini negli Uffici Giudiziari ha inoltre dato a noi tirocinanti, il senso di riappropriarsi di un ruolo attivo nella società, perchè per qualunque uomo o donna perdere il lavoro significa perdere i legami con la collettività e in definitiva la dignità.

Il fine di questa lettera aperta è chiedere a Lei Assessore Zezza, un tavolo di confronto che apra una discussione sui temi importanti dei tirocini negli uffici giudiziari.

Durata del tirocinio e della permanenza negli uffici giudiziari
Le competenze acquisite dai tirocinanti, il loro apporto significativo nelle funzioni e nei carichi di lavoro, è incompatibile con il dover cambiare ufficio di assegnazione al sesto mese di tirocinio. Sempre che poi ci siano concrete garanzie di prosecuzione del tirocinio, oltre i sei mesi previsti dall'attuale accordo di servizio.

Regolarità di erogazione delle indennità di tirocinio
Dagli ultimi incontri in Regione era emerso che a causa del processo di definizione del nuovo bilancio, non sarebbe stato possibile erogare le indennità di tirocinio prima di gennaio 2012. Questo provocherebbe gravi difficoltà finanziarie ai tirocinanti, i cui redditi già falcidiati dovrebbero sopportare il peso dei costi che comporta il tirocinio, già a loro carico per tre mesi da parte dei tirocinanti in servizio da agosto.
Occorre un serio impegno della Regione per erogare al più presto le indennità, non è ne giusto ne ragionevole continuare a far anticipare i costi di tirocinio ai lavoratori, la Regione deve poi attrezzarsi  per erogarli con regolarità per il futuro.

Cantiere Giustizia
Il Cantiere Giustizia da Lei evocato questa estate al Tribunale di Civitavecchia, è argomento suggestivo e delicato da affrontare, ma continuare a parlarne è secondo noi necessario, perchè la Regione Lazio a nostro parere ha il dovere istituzionale di confrontarsi con il Ministero di Giustizia e con le altre istituzioni interessate,  partendo da un presupposto molto semplice:
l'uscita dei tirocinanti dagli Uffici Giudiziari al termine del tirocinio, significherebbe il collasso per molti di questi uffici nel territorio gestito dalla Regione Lazio.
La Regione Lazio e il Ministero di Giustizia devono aprire un confronto sulle prospettive del post tirocinio nella Giustizia, avrebbero il merito di aprire una strada a livello nazionale, con un
beneficio incalcolabile per il Paese. D'altronde Lei stessa Assessore Zezza, aveva espresso il proposito di aprire questa strada maestra a livello nazionale.

Gli argomenti descritti ne potrebbero aprire altri di confronto costruttivo fra Regione Lazio e noi Tirocinanti Giustizia, per ora vorremmo partire da questi tre per costruire un opportunità da non perdere, per noi tirocinanti, per la Regione Lazio e per gli uffici in cui operiamo e di qui la richiesta che le ribadiamo:
un incontro con Lei Assessore Zezza, per porre le basi del futuro di noi lavoratori e del Sistema Giustizia.

Cogliamo l'occasione per augurare buon Natale e buone feste a
Lei, al Presidente Polverini e all'Amministrazione regionale tutta.

I tirocinanti della Giustizia 

          

sabato 17 dicembre 2011

La Regione promette al Dott. Santacroce rimborsi tirocini Giustizia entro Natale

Parafrasando il titolo di un film il 16 dicembre per i tirocinanti degli Uffici Giudiziari del Lazio è stata "Una giornata particolare", gli eventi si sono incrociati in quella che potrebbe essere davvero una sceneggiatura da film, se non fosse che sono in ballo:
La caduta di immagine della Regione Lazio se il progetto dei Tirocini della Giustizia dovesse fallire
Il rischio di chiusura di vari uffici giudiziari per mancanza di personale, oggi rimpiazzato dai tirocinanti gestiti dalla Regione Lazio
La fine di questo progetto di riqualificazione per oltre 200 lavoratori in cassa integrazione.
La Regione Lazio questa estate al Tribunale di Civitavecchia, aveva annunciato per bocca dell'Assessore al Lavoro Zezza, il progetto che per merito della Regione Lazio dava linfa vitale agli asfittici organici della Giustizia nel Lazio, riqualificava oltre 200 lavoratori e lavoratrici in cassa integrazione assegnandoli in tirocinio agli uffici giudiziari e prometteva un "Cantiere Giustizia" per i tirocinanti della Giustizia.
Sono passati tre mesi dalle prime assegnazioni di lavoratori in CIGS, Cassa in deroga e in mobilità e delle indennità di tirocinio (rimborso spese per i lavoratori impegnati nel progetto) non si avevano notizie, salvo quella che sarebbero mancate le coperture finanziarie in Regione.
Nella giornata si sono susseguiti vari eventi che se non hanno restituito la serenità ai tirocinanti della Giustizia, almeno danno adito alla speranza che si sia loro ascolto e dignità.
Tina Balì FP CGIL, chiede un incontro all'Assessore Zezza
Tina Balì Segretaria Fp Cgil Roma e Lazio chiede un incontro all'Assessore al Lavoro della Regione Lazio Zezza, in merito ai mancati rimborsi per i tirocinanti degli Uffici Giudiziari e al "Cantiere Giustizia" evocato questa estate dall'Assessore al Lavoro. Vai al documento...

Incontri dei tirocinanti della Giustizia con il Dott. Santacroce Presidente della Corte d'Appello
L'incontro a Roma 
Una delegazione di tirocinanti della Giustizia ha incontrato il 16/12/2011 a Roma il Presidente della Corte d'Appello Dott. Santacroce, che ha affermato di avere avuto rassicurazioni dalla Presidente Polverini sull'erogazione dei rimborsi per il tirocinio entro Natale. Vai al documento...

L'incontro a Tivoli
Il Dott. Santacroce oggi era anche a Tivoli per "L'anno della Giustizia", anche in questa sede ha incontrato i tirocinanti della Giustizia, ribadendo di aver parlato con il Presidente della Regione Lazio per il problema immediato dei rimborsi e che vuole incontrare di nuovo i tirocinanti per fare il punto della situazione. Vai al documento...

ANSA: Assessorato al lavoro Regione Lazio, falsa notizia mancata copertura indennità tirocinanti
Una nota dell'assessorato al Lavoro della Regione Lazio sulle indennità di tirocinio non erogate, afferma che:
"...gli uffici stanno lavorando per risolvere in tempi brevi una problematica burocratica che nulla ha a che vedere con la copertura economica del progetto". Vai all'agenzia ANSA...

Noi tirocinanti siamo molto contenti che si tratti di una problematica burocratica e attendiamo fiduciosi.

giovedì 15 dicembre 2011

Gli annunci dell'Assessore al Lavoro Zezza sui tirocini Giustizia, sei mesi dopo...

In un lontano 23 giugno 2011 si ebbe l'annuncio della trionfante Assessore al Lavoro della Regione Lazio Mariella Zezza, la Regione Lazio subentrava alla Provincia, assegnando oltre 200 lavoratori in cassa integrazione e a rischio disoccupazione, come tirocinanti a supporto degli uffici giudiziari. Questo che segue è il roboante comunicato dell'Assessore Zezza.
L'Assessore al Lavoro della Regione Lazio Zezza (foto E. Zanini)
23/06/11 - "Il Protocollo d'intesa firmato oggi al Ministero della Giustizia è un'ulteriore risposta da parte della Regione Lazio alle esigenze degli uffici giudiziari presenti sul nostro territorio e ai lavoratori svantaggiati. Ancora una volta abbiamo affermato il  modello Lazio, attivando il "Distretto delle istituzioni" per dare risposte rapide ed efficienti per chi vive e lavora nella nostra Regione. Si tratta di un percorso, novità assoluta nel panorama europeo, che darà da una parte l'opportunità ai lavoratori svantaggiati, di accrescere le proprie competenze professionali e dall'altra, un supporto alla carenza organica degli uffici".

La realtà di oggi dicembre 2011 ad appena cinque mesi di distanza, per gli oltre 230 lavoratori e lavoratrici in cassa integrazione, impiegati come tirocinanti negli uffici giudiziari, gabbati e ingannati su tutto dall'On Zezza, dalla Regione Lazio, su durata del tirocinio passata da 12 a 6 masi, poi di nuovo a 12 mesi scaraventando i malcapitati da una sede all'altra, magari in altra città e con una sola certezza:
"La Regione Lazio non ha la copertura economica"
 E' questo l'atteggiamento della Regione Lazio verso i tirocinanti Giustizia?

Vogliamo ricordare all'Assessore Zezza che il Progetto dei tirocini negli Uffici Giudiziari è finanziato con fondi europei del FSE (Fondo Sociale Europeo), che se è vero che entrano a pieno titolo nelle voci del bilancio annuale, è anche vero che servono a gestire i fondi su un progetto di formazione professionale per chi rischia la disoccupazione, non un torneo di bocce...
Pubblichiamo un racconto-denuncia sulla situazione attuale, vera, reale, devastante, di un'istituzione come la Regione Lazio che prima fa gli annunci e i mega spot auto referenziali del suo Assessore al Lavoro e poi calpesta la dignità, i più elementari diritti di chi come i tirocinanti Giustizia, stanno da mesi offrendo il loro contributo con piena soddisfazione degli uffici a cui sono destinati, per poi ricevere la beffa bruciante di una Regione Lazio che per bocca dell'assessore Zezza sostanzialmente dice:
"Non vi paghiamo e se volete restare oltre i sei mesi 
dovete accettare un altro ufficio di destinazione"
Ci si chiede: queste che sono figure istituzionali di un governo importante come la Regione Lazio, se non sanno gestire (o non vogliono gestire) neppure un progetto di tirocinio, cosa ci stanno a fare in Regione?

Il comunicato-denuncia dei tirocinanti negli uffici 
giudiziari di Velletri e Roma gestiti dalla Regione
Oggi 14 Dicembre, come lavoratori precari della Giustizia, abbiamo deciso di sospendere il nostro tirocinio negli uffici giudiziari di Velletri e Roma.
Questa decisione è stata presa, perché le indennità che avremmo dovuto ricevere dalla Regione Lazio non sono state pagate (ben tre mensilità). Dall’assessorato al lavoro dell’On.le Zezza, ci è stato confermato che manca la copertura economica e che inoltre nel secondo semestre del tirocinio potremmo essere inviati in altri uffici giudiziari. Magari da Velletri a Civitavecchia.
Queste scelte possono compromettere pesantemente il nostro percorso di formazione e reinserimento lavorativo. Infatti, vogliamo ricordare, è da più di un anno che come lavoratori in CIGS e in Mobilità, operiamo negli uffici giudiziari, prima con un progetto della Provincia di Roma, oggi con la Regione Lazio. Il nostro lavoro finora ha visto l’apprezzamento dei presidenti dei tribunali e dei cittadini che quotidianamente incontriamo nelle cancellerie. Altrimenti non saremmo stati riconfermati!
Per questo rimane incomprensibile questa mancanza di rispetto della nostra dignità di lavoratori da parte della Regione Lazio e dell’On.le Zezza. Perché penalizzare ulteriormente lavoratori come noi, cassintegrati e in mobilità, che oggi per garantire il proprio servizio nelle cancellerie dei Tribunali, stanno anticipando soldi di tasca propria?
Chiediamo all’On.le Zezza un incontro al più presto, per avere risposte certe sul nostro futuro e sui nostri pagamenti. Magari chiarendo che fine ha fatto il cantiere-giustizia che a Maggio scorso l’On.le Zezza aveva preannunciato in un incontro pubblico presso il Tribunale di Civitavecchia
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L'incontro con il Dott. De Fiore, 
Presidente del Tribunale Ordinario di Roma
Il Dott. De Fiore, Presidente del Tribunale Ordinario di Roma
Il 13 dicembre 2011 c'è stato un incontro del.'UPG (Unione Precari Giustizia) con il Dott. De Fiore, presidente del Tribunale Ordinario di Roma, sui temi attuali dei tirocini vai al documento...
L'incontro in Regione Lazio con in Dott. Drei sui tirocini Giustizia
Il 12 dicembre c'è stato un incontro fra i Coordinatori UPG con Fiorella Puglia (CGIL), il Dott. Drei della Regione con altri referenti del Progetto tirocini Giustizia: Sig.re Saya e Cherubini vai al documento...

venerdì 25 novembre 2011

L'Incontro della CGIL con il Dott. Drei alla Regione per gettare le basi del futuro dei tirocinanti Giustizia

All'incontro in Regione Lazio con il Dott. Drei, referente per il Progetto dei Tirocini negli uffici Giudiziari di lavoratori in Cassa Integrazione e in situazione di rischio occupazionale, hanno partecipato Tina Balì Segretaria CGIL Lazio, Fiorella Puglia Segretaria FP CGIL Lazio, Daniele De Angelis Coordinatore dei Precari già Tirocinanti Giustizia e Stefano Fedele tirocinante in Corte d'Appello.
Fiorella Puglia e Tina Balì della CGIL Lazio
Alle domande sulle prospettive future del Progetto Tirocinanti Giustizia di Tina Balì e di Fiorella Puglia della CGIL, il Dott. Drei della Regione Lazio ha dato risposte da considerare nel complesso rassicuranti e soddisfacenti, garantendo la prosecuzione del tirocinio oltre i sei mesi di cui si vociferava con insistenza, per altri sei mesi per raggiungere il completamento dell'anno di tirocinio, a tutti i lavoratori attualmente impiegati in Procura e in Corte d'Appello.
Drei ha ribadito la prossima pubblicazione del bando per la Cassazione, precisando che i punteggi di merito garantiranno anche i tirocinanti ex Prefettura, con una disponibilità di 50 assegnazioni a fronte delle 20 attualmente già in essere, con destinazioni negli Uffici di Roma anche diverse da quella al Palazzo di Giustizia.
La Regione sarà garante per i tirocinanti in Mobilità in Deroga per gli ammortizzatori non più rinnovabili.
Tina Balì e Fiorella Puglia hanno poi chiesto che la Regione si faccia partecipe con il Ministero di Giustizia, sulle prospettive possibili e praticabili successive al tirocinio. Il Dott. Drei ha dato la disponibilità della Regione, ad aprire un dialogo con il nuovo Ministro della Giustizia sui percorsi possibili alla scadenza del tirocinio.
 L'Assessore al Lavoro della Regione Lazio Mariella Zezza
L'Assessore al Lavoro della Regione Mariella Zezza in un incontro dell'estate scorsa aveva evocato tale prospettiva con il suggestivo appellativo di "Cantiere Giustizia", il prossimo Dicembre è previsto un tavolo di confronto su questo tema del "dopo tirocini", a cui la CGIL auspica che partecipino tutte le OOSS, le istituzioni e i soggetti interessati, anche sulla base del fatto che i tirocinanti sono una realtà ormai necessaria agli Uffici Giudiziari.    
Entro una settimana ci sarà un altro tavolo per discutere sul merito delle questioni "tecniche" come i permessi, le ferie, le indennità di tirocinio e altre eventuali.
Documento sull'incontro a cura del Coordinamento Precari Giustizia
Regione Lazio DREI Tirocini Ministero Giustizia 24-11-2011

domenica 13 novembre 2011

CGIL - Quale Giustizia nel governo che verrà? Ricominciare dalle macerie

La Giustizia è un paradigma dell'attuale stato di degrado delle istituzioni, le cifre sono eloquenti con un deficit di personale interno che in alcune sedi del Lazio arriva al 40%, è generalizzata oltre che nel Lazio, anche a livello nazionale l'inadeguatezza delle strutture edilizie, la totale mancanza di manutenzione e di sicurezza degli edifici giudiziari, la situazione di gestione dei documenti processuali, ammassati nei faldoni a portata di chiunque passi in corridoi e stanze degli uffici giudiziari.
La cronica penuria di personale interno, è mitigata in parte da una categoria di lavoratori della Giustizia che per ammissione di Direttori e magistrati, era stata accolta con scetticismo: i precari di quello che era il Protocollo di Intesa fra Provincia di Roma e il Ministero della Giustizia, ora gestito dalla Regione Lazio, sono attualmente determinanti per il funzionamento dei servizi interni negli uffici giudiziari.
Questo tema e quello delle attuali problematiche in termini di condizioni di lavoro, della mancanza di "ascolto" dei Precari della Giustizia, da parte della Regione Lazio e nel Ministero di Giustizia, è stato al centro dell'intervento di Emiliano Viti, tirocinante che si definisce come tutti i suoi colleghi Precario della Giustizia, è uno dei  Coordinatori della UPG - Unione Precari Giustizia.
L'intervento di Emiliano Viti della UPG




Integriamo la parte dell'intervento di Emiliano Viti sul tema del distacco dei tirocinanti dagli ammortizzatori sociali, dicendo che questa soluzione è auspicabile per tutti i precari/tirocinanti attualmente in Cassa Integrazione in Deroga riconosciuta dalla Regione Lazio. Ma questa soluzione non è praticabile per i precari/tirocinanti di Agile ex Eutelia e di Alitalia in Cassa Integrazione Straordinaria, riconosciuta dal Ministero del Lavoro, per questo aspetto c'è fiducia sul ruolo della CGIL di garante della sintesi fra diverse esigenze e condizioni. 
Nicoletta Grieco e Serena Sorrentino (CGIL), concretezza e sintesi 
L'intervento di Nicoletta Grieco Responsabile Nazionale FP CGIL
Nicoletta Grieco Responsabile Nazionale FP CGIL, è andata dritta al concetto fondamentale per cui non è possibile parlare di tagli orizzontali ai finanziamenti se si parla di Giustizia. La Giustizia è determinante anche per il buon funzionamento dell'economia, come affermato anche dalla Unione Europea. Il malfuzionamento della Giustizia, ha affermato la Grieco, è contro la Costituzione e contro i cittadini, inoltre una Giustizia efficiente produce valore per la collettività e garanzie per le imprese, favorendo lo sviluppo economico.
Il Governo dimissionato ha dimostrato di essere contro la Giustizia, con provvedimenti contrari al buon funzionamento delle sue prerogative e ha bloccato gli investimenti. La prova è negli 8000 dipendenti in uscita per raggiunti limiti di età, a cui se ne aggiungeranno altri 3000 nei prossimi anni, senza possibili rimpiazzi.
Ha affermato il suo impegno e quello della CGIL, a giocare un ruolo determinante nella tutela dei tirocinanti/precari. Ha ricordato all'assessore Zezza l'esternazione sui "Cantieri della Giustizia", in occasione di un incontro con tirocinanti/precari della giustizia tenuto al Tribunale di Civitavecchia.
Nicoletta Grieco ha parlato della proposta CGIL, che è fra i protagonisti della presentazione del progetto "Ufficio del Processo", una proposta concreta di un nuovo modello organizzativo per magistratura e personale interno, che potrebbe avviare una vera riforma della macchina giudiziaria, avviare l'informatizzazione della Giustizia e aprire spazi alle assunzioni a partire dai precari attualmente in percorso di tirocinio.

L'intervento di Serena Sorrentino, Segretaria CGIL Nazionale
Se Nicoletta Grieco ha fatto un intervento di concretezza, Serena Sorrentino ha rappresentato la sintesi del convegno CGIL sulla crisi della Giustizia non solo nel Lazio, ma a livello nazionale. La Sorrentino ha affermato che la Giustizia è in grado di essere autosufficiente per risorse finanziarie e gestionali. In questi anni di governo del centro-destra si è andati verso la relativizzazione del diritto alla Giustizia, a discrezione della politica e del ministro di turno. La CGIL è per la legalità come valore fondante e per il sostegno economico a coloro che operano ai servizi della Giustizia, il popolo di cosiddetti "fannulloni" e "peggio dell'Italia" con la coabitazione di dipendenti di ruolo e precari, meritano la restituzione della dignità e delle motivazioni a operare con impegno, attraverso la ricostruzione di un rapporto sereno con le gerarchie ministeriali e la fine dei tagli orizzontali.
Lavoro e Giustizia su indicazione della Unione Europea, devono essere al centro dell'agenda del governo che verrà. Riforma della Giustizia, indipendenza della Magistratura, ripristino delle funzioni, legalità sono il tema fondante del grande disegno di rinascita dell'istituzione della Giustizia, che tutti i cittadini si augurano.
Maurizio Foffo dell'Ufficio Giuridico CGIL di Roma e Lazio, ha parlato della Corte d'Appello di Roma, in cui negli ultimi anni gli addetti interni alla cancelleria e ai servizi sono passati da 370 a 270 addetti, ha anche riferito del presidente della Corte d'Appello di Roma, i cui locali aperti al pubblico per i procedimenti civili scoppiano di pubblico e avvocati, che ha chiesto al Demanio la disponibilità dei molti edifici dismessi dal Ministero Difesa in questi anni. La richiesta è caduta nel vuoto e nell'indifferenza delle Istituzioni interpellate, che d'altronde erano alle prese con un Governo e una classe politica, più interessata ai vitalizi e ai privilegi che alla gestione della cosa pubblica.
Lorenzo Mazzoli Segretario Generale FP CGIL Roma e Lazio ha parlato di cultura dell'indignazione che può ridare senso e forza al concetto di bene comune e credibilità delle istituzioni, ai valori della democrazia di cui la Giustizia è stata e deve continuare ad essere garante. Ha citato una frase di Antonio Ingroia, magistrato in prima linea nella lotta contro le mafie:
"Dobbiamo essere partigiani della Costituzione
a partire dall'indipendenza della Magistratura"
Ha aggiunto anche, ricevendo un applauso a scena aperta da noi tirocinanti/precari della Giustizia presenti, che "occorre dare soluzioni efficaci ai precari della Giustizia e al problema dei cancellieri insufficienti".
Il Prof. Gaetano Azzariti, Ordinario di Diritto Costituzionale
Nel pomeriggio il convegno della CGIL sulla crisi della Giustizia, è proseguito con gli interventi dei Presidenti Dott. Santacroce per la Corte d'Appello di Roma, Dott.ri De Fiore e Cerasoli rispettivamente Presidenti dei Tribunali di Roma e Latina e Dott. Monastero di Velletri. Sul tema dello speriamo defunto DDL Costituzionale di Riforma della Giustizia sono intervenuti i magistrati Dott. Zaccardi, Morosini e Cascini, il Prof. Angiolini della Consulta Giuridica, il Prof. Azzariti Ordinario di Diritto Costituzionale.
Tutti sono stati concordi che la cosiddetta riforma costituzionale della Giustizia, che speriamo venga presto abortita dal prossimo governo, è un attentato al CSM, all'indipendenza della Magistratura, infine avrebbe determinato un vero stato di Polizia, con le indagini pre processuali a gestione esclusiva delle Autorità di Polizia, senza alcun controllo giurisdizionale della Magistratura.
La conclusione che tiriamo noi è che la crisi finanziaria planeraria, fra i tanti effetti devastanti ne ha avuto uno positivo per l'Italia: ci ha liberato dal giogo insopportabile di un governo, che ha operato negli interessi di un solo cittadino.


         

giovedì 10 novembre 2011

Parte il blog dell' Unione Precari degli Uffici Giudiziari di Roma e Provincia

La nostra vicenda nasce da un Protocollo di Intesa fra la Provincia di Roma e il Ministero di Giustizia, per l'impiego di lavoratori a rischio occupazione come tirocinanti negli Uffici Giudiziari e nei Tribunali di Roma e provincia. Si trattava di un progetto di formazione per il reinserimento di lavoratori in Cassa Integrazione, Mobilità e comunque in difficoltà occupazionali, avviato nel 2010 attualmente in via di conclusione, per il quale era comunque prevista una durata massima di 12 mesi.
Terminato il periodo previsto per questi tirocini, la Regione Lazio è subentrata avviando un accordo con il Ministero di Giustizia apparentemente analogo, in realtà con condizioni di lavoro e rapporti di gestione del personale impiegato notevolmante peggiorati, rispetto agli standard della passata gestione della Provincia di Roma.
Questo blog nasce dall'esigenza dei lavoratori attualmente impegnati nei tirocini negli uffici giudiziari di Roma e Provincia, che ne hanno riconosciuto il ruolo strategico per evitarne la paralisi, di avere una "voce" udibile e riconoscibile nel marasma del precariato, che attualmente è l'unica possibile forma di impiego, specie nella Pubblica Amministrazione, partendo dalla condizione estrema di non essere attualmente neppure giuridicamente dei Precari, ma sentendosi tali a trutti gli effetti come afferma il titolo stesso di questo blog..
La Regione Lazio e il Ministero di Giustizia si sono rivelati fin'ora dei "muri di gomma" rispetto a un concetto molto semplice, eppure che non sembra far parte della loro "cultura".
I Precari della Giustizia sono lavoratori come tutti gli altri
Non sono accettabili "deroghe" ai diritti fondamentali del lavoro
Quella che segue è la lettera aperta alle Istituzioni coinvolte nel progetto dei Tirocini negli Uffici Giudiziari, alle forze politiche e alle OOSS, alla ricerca di un interlocutore che dia risposte ai problemi sorti fin dall'avvio sotto l'egida della Regione Lazio.
Lettera aperta dell' Unione Precari 
degli Uffici Giudiziari di Roma e Provincia 
UPG_lettera_convegno_11_11_11_CGIL
Una prima risposta alla vicenda dei Precari della Giustizia impiegati in tirocinio a Roma e Provincia, arriva dalla CGIL al Congresso "La crsi della Giustizia nelle sedi giudiziarie del Lazio" in cui la lettera aperta sarà presentata dai Coordinatori UPG.

Nei giorni scorsi nella sede della FP CGIL c'è stata un assemblea con Nicoletta Grieco e Tina Balì, che hanno illustrato le linee guida dell'impegno della CGIL su questo tema, segue un documento redatto dai Coordinatori UPG sull'incontro, a cui hanno partecipato un buon numero di lavoratori precari in tirocinio degli Uffici Giudiziari.
   
Verbale_incontro_CGIL4_11_2011