Giustizia e Lavoro:
due chiavi per uscire dalla crisi
In questi giorni di DDL Lavoro, Spending review, spread, e vertici salva Euro-banche c'è un dramma che si sta consumando con il fragoroso silenzio di politica, governo, giornali, media, TV e web è la:
Morte lenta della Giustizia
I presidenti e dirigenti dei più importanti uffici giudiziari e di quelli periferici (questi ultimi sotto la scure dei cosiddetti "accorpamenti"-chiusura), hanno inviato al Ministero di Giustizia lettere - appello per denunciare la cronica mancanza di personale, dovuta al blocco ultra decennale dei concorsi, che ha determinato situazioni di grave disfunzione, accumulo di carichi lavoro arretrato, in certi casi pericolo imminente di paralisi. Il link che segue raccoglie queste lettere, a iniziare da quella del
Presidente di Corte d'Appello Giorgio Santacroce.
Al centro il Presidente di Corte d'Appello Santacroce
all'Apertura dell'Anno Giudiziario 2012
In queste lettere si chiede una soluzione per la regolarizzazione contrattuale dei 500 tirocinanti - precari della Giustizia, si tratta di lavoratori e lavoratrici in cassa integrazione che su accordo della Regione Lazio con il Ministero di Giustizia, stanno operando anche da due anni negli uffici, assicurando con il loro impegno e professionalità la continuità del servizio, al punto da essere stati definiti "insostituibili" e senza di loro in molti casi per questi Tribunali sarebbe la paralisi.
Ebbene già da settembre in mancanza di un provvedimento urgente del Ministero di Giustizia, del Governo e della Regione Lazio (attuale gestore del progetto), molti di questi tirocinanti - precari saranno rispediti a casa. Da un mese i tirocinanti stanno tentando di sollevare il problema sospendendo le attività, chiedendo affiancati da CGIL e UIL al Ministero di Giustizia e alla Regione Lazio un tavolo di trattative, fin'ora inutilmente.
Lettera dei tirocinanti Giustizia
al Partito Democratico
Questa lettera è stata inviata dai tirocinanti - precari della Giustizia al Partito Democratico, nel tentativo di avere da questa forza di governo, storicamente sensibile ai temi della Giustizia e del Lavoro, delle risposte sulle due grandi questioni del momento, le vere chiavi per uscire dalla crisi: Giustizia come istituzione (in pericolo) e Lavoro come diritto (negato).
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