mercoledì 4 luglio 2012

La spending review ucciderà la Giustizia italiana?

Pubblichiamo un documento che è un estratto opera dell'Unione Precari della Giustizia, dalla “Relazione sull'amministrazione della Giustizia nell'anno 2011” del Presidente della Corte Suprema di Cassazione Ernesto Lupo, pubblicata il 27 gennaio 2012 e dallo stesso Presidente presentata in sede di inaugurazione dell'Anno Giudiziario 2012.
Ne emerge un quadro di gravissima crisi del sistema giudiziario, con alcuni dati che dovrebbero far riflettere il Governo impegnato a rispettare i limiti di bilancio imposti dagli impegni in UE presi recentemente dal Presidente Monti, ma che deve considerare:
– il cattivo funzionamento della Giustizia costa al paese 1 punto di PIL (dichiarazione di Mario Draghi, Presidente di Banca Centrale Europea)
– per tutele giuridiche l'Italia è al 158° posto (in peggioramento sul Rapporto “Doing Business 2011”, nel quale il Paese occupava il 157° posto) su 183 paesi esaminati.
– non ci si possono aspettare investimenti di player esteri nel nostro paese se la Giustizia Civile non funziona (e abbiamo un disperato bisogno di investimenti dall'estero...)
– i magistrati italiani sono assediati dallo spaventoso numero di 9 milioni di cause pendenti, a causa non solo del loro organico, ma anche del deficit di personale amministrativo insufficiente e in continua diminuzione
– il Presidente Lupo denuncia “su un organico di 743 unità, a 129 vacanze, pari al 17,36%, mentre la percentuale media di scopertura degli uffici giudiziari di merito è del 12%”.
La Giustizia italiana appare in questa relazione un malato cronico grave, sta al governo rendersi conto che LA SPENDING REVIEW SULLA GIUSTIA E' FARE UN DANNO ECONOMICO E SOCIALE GRAVISSIMO AL PAESE, OLTRE A SCREDITARLO IN CAMPO INTERNAZIONALE.

Estratto dalla Relazione all'inaugurazione Anno Giudiziario 2012 del Presidente di Corte di Cassazione Ernesto Lupo
Estratto Relazione Presidente Cassazione 2012
I 500 tirocinanti precari della giustizia nel Lazio, stanno lottando per la regolarizzazione contrattuale del loro impiego negli uffici giudiziari, per sostenere questa loro lotta dopo la sospensione delle attività negli uffici giudiziari, posta in atto a giugno, proseguono la sospensione a luglio. In questa lettera comunicano la loro decisione alla Regione Lazio.

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