Nei giorni corsi un comunicato stampa dell'Assessore al Lavoro della Regione Lazio Mariella Zezza, ha definito lo stato di agitazione dei tirocinanti-precari della Giustizia: "strumentalizzazione...pretestuosa e immotivata". Costoro sono rei ai suoi occhi di aver chiesto regolarità nei pagamenti dei rimborsi e un prolungamento del tirocinio a 12 mesi, più volte promesso dalla Regione Lazio e mai regolarizzato.
Per la verità una novità nel comunicato stampa dell'Assessore Zezza c'è, ora minaccia di chiudere i tirocini con una frase finale del comunicato neanche tanto oscura, che recita: "sarà opportuno valutarne il proseguimento nello stesso ambito".
L'edificio della Corte d'Appello a Roma
I tirocinanti-precari della Giustizia hanno reagito a questa situazione, con un assemblea straordinaria convocata dal Coordinamento dell'Unione Precari della Giustizia il 29 febbraio, in un'aula della Corte d'Appello di Roma, dove oltre cento lavoratori e lavoratrici hanno discusso e votato le iniziative dei prossimi giorni.
Blocco delle attività negli uffici per i giorni 1 e 2 marzo
Presidio al Ministero di Giustizia lunedì 5 marzo
Probabile presidio al Ministero di Giustizia il 9 marzo
Di seguito pubblichiamo il comunicato del Coordinamento UPG, seguente la discussione e la votazione dell'assemblea dei tirocinanti in Corte d'Appello, a cui erano presenti i delegati Vittorio Simeone per la CGIL e Mariano De Persio del CUB.
Sullo stato di agitazione dei tirocinanti-precari della giustizia, IlSole24ORE ha pubblicato un articolo, PRECARI GIUSTIZIA ROMA: In stato di agitazione
Vogliamo poi citare con riconoscenza il Presidente del Tribunale Ordinario De Fiore, andato in pensione da pochi giorni, che nella sua lettera di commiato dall'Ufficio ha citato i tirocinanti ricordando di essere firmatario dell'Accordo del 2010 con la Provincia di Roma. Vai al documento...
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