Il Ministro di Giustizia Paola Severino
ANSA 2012-01-10 16:04
(ANSA) - ROMA, 10 GEN - Hanno acquisito competenze e professionalità, accedono ai software del sistema informativo e per i presidenti dei tribunali del distretto del Lazio rappresentano "l'ossigeno della giustizia". Sono i 350 tirocinanti impiegati a supporto degli uffici giudiziari, ex lavoratori in ammortizzatori sociali che da 18 mesi, in virtù di protocolli dapprima con la Provincia di Roma ed ora con la Regione Lazio, operano nel settore giustizia. Lo stato di incertezza in cui si trovano li obbliga a chiedere un contratto di lavoro, anche a tempo determinato, ed assunzioni tramite concorsi pubblici. Riuniti nell' Unione Precari Giustizia (Upg), hanno sottoscritto una lettera aperta inviata al Guardasigilli Paola Severino, ai gruppi parlamentari di Camera e Senato e al presidente della Commissione Giustizia di Camera e Senato. 'Si tratterebbe - si legge nel documento illustrato durante una conferenza stampa - di un ''gesto capace di restituire serenità alle famiglie dei lavoratori precari" alle prese con un reddito "ben al di sotto del minimo necessario per il sostentamento, formato dall'ammortizzatore sociale e dal rimborso spese di 240 euro mensili (mensilità di dicembre non ancora corrisposta) previsti dal progetto". "I lavoratori-tirocinanti - ha dichiarato Giuseppe La Monica, coordinatore dei precari Giustizia - hanno il sostegno dei presidenti dei tribunali, i quali ci considerano indispensabili, e l'Anm del Lazio. Nino Nasone, di Uil giustizia, ha sottolineato che "da 11 anni non sono banditi concorsi di assunzione". "Negli ultimi otto anni - ha aggiunto Fiorella Puglia, della Fp Cgil - sono andati in pensione ottomila dipendenti del comparto giustizia e le proiezioni per i prossimi due anni parlano di altre 4/5mila persone. Bisogna risolvere questa situazione che riguarda sia il problema della precarietà del mondo del lavoro, sia il rischio paralisi della giustizia". (ANSA).
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CGIL di Roma e Lazio - Via Buonarroti 51 - 00185 Roma
Tel 06492051 - Fax 0649205453
UFFICIO STAMPA E COMUNICAZIONE
www.lazio.cgil.it
(ANSA) - ROMA, 10 GEN - Hanno acquisito competenze e professionalità, accedono ai software del sistema informativo e per i presidenti dei tribunali del distretto del Lazio rappresentano "l'ossigeno della giustizia". Sono i 350 tirocinanti impiegati a supporto degli uffici giudiziari, ex lavoratori in ammortizzatori sociali che da 18 mesi, in virtù di protocolli dapprima con la Provincia di Roma ed ora con la Regione Lazio, operano nel settore giustizia. Lo stato di incertezza in cui si trovano li obbliga a chiedere un contratto di lavoro, anche a tempo determinato, ed assunzioni tramite concorsi pubblici. Riuniti nell' Unione Precari Giustizia (Upg), hanno sottoscritto una lettera aperta inviata al Guardasigilli Paola Severino, ai gruppi parlamentari di Camera e Senato e al presidente della Commissione Giustizia di Camera e Senato. 'Si tratterebbe - si legge nel documento illustrato durante una conferenza stampa - di un ''gesto capace di restituire serenità alle famiglie dei lavoratori precari" alle prese con un reddito "ben al di sotto del minimo necessario per il sostentamento, formato dall'ammortizzatore sociale e dal rimborso spese di 240 euro mensili (mensilità di dicembre non ancora corrisposta) previsti dal progetto". "I lavoratori-tirocinanti - ha dichiarato Giuseppe La Monica, coordinatore dei precari Giustizia - hanno il sostegno dei presidenti dei tribunali, i quali ci considerano indispensabili, e l'Anm del Lazio. Nino Nasone, di Uil giustizia, ha sottolineato che "da 11 anni non sono banditi concorsi di assunzione". "Negli ultimi otto anni - ha aggiunto Fiorella Puglia, della Fp Cgil - sono andati in pensione ottomila dipendenti del comparto giustizia e le proiezioni per i prossimi due anni parlano di altre 4/5mila persone. Bisogna risolvere questa situazione che riguarda sia il problema della precarietà del mondo del lavoro, sia il rischio paralisi della giustizia". (ANSA).
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Stato di agitazione dei Tirocinanti-Precari della Giustizia
Al Ministro di Giustizia Severino, ai gruppi parlamentari di Camera e Senato, ai Presidenti delle Commissioni Giustizia di Camera e Senato, è stato consegnato un documento che riassume la situazione attuale dei Tirocinanti-Precari della Giustizia, che "Ora chiedono un concreto impegno per un contratto, chiedono un gesto capace di restituire serenità alle famiglie dei lavoratori precari, in grado di dare un senso all’impegno messo in campo dai lavoratori che ogni giorno, si dirigono sul posto di lavoro." Vai al documento...
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