venerdì 23 novembre 2012

Le lettere di UGL e del Presidente Bresciano, in attesa del DDL Sviluppo...

L'attuale momento della vicenda dei tirocinanti - precari della Giustizia è da considerare decisivo, non solo per il futuro lavorativo degli oltre 500 lavoratori e lavoratrici che operano negli uffici giudiziari, ma per il futuro della Giustizia stessa in Italia.
Nella lettera del Presidente del Tribunale di Roma Mario Bresciano ai massimi dirigenti di Via Arenula, fra le pieghe del linguaggio austero e istituzionale, si percepisce nitida la frustrazione, il senso di apparente incomunicabilità, fra un servitore dello Stato (il Presidente Bresciano) e l'Istituzione della Giustizia, arroccata su posizioni di attesa delle direttive di un Potere, che sta placidamente decidendo in questi giorni, i destini di tutto un Paese,  a colpi di emendamenti sui DDL Stabilità e Sviluppo.
La lettera del Presidente Bresciano al Ministero Giustizia

Dalle relazioni di apertura dell'Anno Giudiziario dei Presidenti di Corte d'Appello Santacroce e della Cassazione Lupo, appare evidente che sono in gioco i carichi di lavoro degli uffici, ormai insopportabili dal personale superstite, dopo le emorragie dovute a pensionamenti e altri fattori, che portano la "vacanza" di effettivi a percentuali inaccettabili dal 19 al 21%.
Dalle relazioni dei due Presidenti citati emerge poi che:
- la Giustizia che non funziona (per carenza di personale) costa al Paese 1 punto di PIL
- non ci si può aspettare investimenti da player esteri senza garanzie di tutela giuridica
- l'Italia è stata più volte formalmente richiamata dalla UE per inadempienza al diritto della Giustizia per i cittadini
- i tirocinanti negli uffici giudiziari sono giudicati in funzione di tutto questo "indispensabili".
Molti di questi lavoratori in cassa integrazione e mobilità (fra cui quelli impegnati al Tribunale di Roma), per fine tirocinio hanno dovuto già lasciare gli uffici, con conseguenze drammatiche per i carichi pendenti su udienze di processi e per gli altri incarichi ormai scoperti. 
La politica è chiamata a fare il suo mestiere
ne ha l'opportunità con il DDL Sviluppo
     per non lasciare la Giustizia in macerie
Di questa vicenda parla anche la lettera inviata dalla UGL al Ministro Severino:
La lettera del Coordinatore Nazionale Paola Saraceni della UGL al Ministro Severino sui precari giustizia
...indispensabile Signor Ministro, reperire le risorse necessarie per regolarizzare questi lavoratori, per non commettere un doppio, gravissimo errore: quello di stroncare le loro giuste aspirazioni a proseguire nel loro prezioso servizio allo Stato e quello di depauperare ulteriormente le già scarne risorse della giustizia italiana. vai allla lettera...        
 

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