domenica 30 settembre 2012

Non c'è peggior sordo del Ministero di Giustizia e intanto niente soldi ai cassintegrati dalla Regione Lazio

"Venghino signori, venghino...al Circo Italia...!" direbbe l'imbonitore del grottesco Circo Italia, l'invito è allo spettacolo di un Ministero della Giustizia, che non vuole parlare con i sindacati dei tirocinanti-precari negli uffici giudiziari all'incontro dello scorso 28 settembre, si tratta di oltre 350 lavoratori in cassa integrazione, che da due anni tolgono le castagne dal fuoco a uffici disastrati dalla mancanza di personale e a rischio paralisi. A tutto ciò, sapete qual'è stata la risposta ai sindacati che volevano affrontare l'argomento della contrattualizzazione (non assunzione dei tirocinanti) da parte del Capo Dipartimento Luigi Birritteri?
"Se volete parlare di questo argomento la discussione finisce qui...!"
Magari abbiamo interpretato le parole del Dott. Birritteri ma la sostanza era questa, come testimoniato dal comunicato della USB presente all'incontro del 28 settembre scorso, sull'accorpamento degli uffici giudiziari, i sindacati chiedevano l'inserimento all'ordine del giorno dell'argomento tirocinanti-precari della giustizia. 

Ma il Circo Italia non smette di offrire spettacoli clamorosi e allucinanti, in questi giorni si parla tanto di Regione Lazio, di ostriche e champagne per i suoi consiglieri, di una (ex) Presidente Polverini che si pavoneggia a "Torquemada" dei Consiglieri spendaccioni nei cartelloni in strada con lo slogan "questi li mando a casa io...", peccato che fino a prova contraria un Presidente di qualunque istituzione è il primo responsabile di quanto avviene nel Consiglio che presiede, altrimenti il rischio è di passare per..."inadeguati".
Sulla rivista Italia Oggi del 27 settembre scorso è apparso un articolo istruttivo, su un altro dei tanti danni che può fare un Consiglio Regionale, al di fuori del controllo di un Presidente
"inadeguato"... 
 
Tra le regioni che da aprile non danno un solo euro ai cassintegrati in deroga c'è il Lazio. Sarebbe stato carino che il Consiglio regionale gli donasse almeno ostriche e vini pregiati. Così scrive Serena Gana Cavallo. Vai l'articolo di Italia Oggi... 
Ma non è tutto qui, c'è dell'altro di spettacolare sull'arena di una Regione Lazio vergognosa, avida e cinica. I tirocinanti-precari della Giustizia (anch'essi cassaintegrati a dieta...forzata e senza sostegno al reddito), oltre all'assegno mensile di cassa integrazione, da vari mesi non ricevono dalla Regione Lazio, neppure il rimborso per il tirocinio negli uffici giudiziari
Risultato: 
oltre 350 tirocinanti - precari della giustizia
senza reddito e senza rimborsi della Regione
di cui il Dott. Birritteri neppure vuole parlare!
Venghino signori venghino al "Circo Italia"!
 

mercoledì 26 settembre 2012

I Tirocinanti-Precari in lotta al Ministero di Giustizia

L'immagine sopra è emblematica, mentre in questi giorni vengono alla luce i fatti inaccettabili per un paese "in crisi", della politica che si sta letteralmente mangiando l'Italia del lavoro e della legalità, i Tirocinanti - Precari della Giustizia manifestano al Ministero di Giustizia. Non chiedono aumenti salariali, ne il "posto sicuro" negli uffici giudiziari, ma solo di poter continuare a operare nell'amministrazione della Giustizia.
Le sedi giudiziarie scoppiano per carichi di lavoro insopportabili, il personale in pensione non viene reintegrato dagli anni '90, attualmente c'è un deficit di operatori della Giustizia che arriva al 20%, l'ex Governatore Banca d'Italia Draghi ha stimato che la Giustizia azzoppata costa al paese 1 punto di PIL.
I Tirocinanti - Precari della Giustizia in questi due anni di impegno, hanno ammortizzato gli effetti della mancanza di personale negli uffici giudiziari, in molti casi ne hanno evitato la chiusura, ma ora l'indifferenza della politica, del governo, del Ministero di Giustizia li sta MANDANDO A CASA.
Ma non si arrendono, l'immagine sopra è un momento dei flash mob, di questa ultima settimana di settembre a Via Arenula, di fronte al Ministero di Giustizia che li ha sfruttati per due anni e ora li vuole buttare via...I Tirocinanti - Precari manifestano, urlano la loro rabbia e...puliscono vetri alle auto.


I lavoratori e lavoratrici che da Maggio 2010 operano come precari presso gli uffici giudiziari di Roma e Provincia, hanno fatto un flash_mob sotto il Ministero della Giustizia.
Una delegazione composta dai coordinatori dell'UPG (Unione Precari Giustizia) e dalle rappresentanze sindacali è stata accolta dal Vice capo dipartimento vicario – Francesco Mele, che ringraziamo per aver dimostrato una particolare sensibilità al problema.
Il Dott. Mele dopo aver ribadito di rappresentare il Ministero in quell'incontro ufficiale, ha dichiarato che riporterà al Capo del dipartimento Dott. Luigi Birritteri quanto gli abbiamo descritto in circa 30minuti di colloquio; cercherà di farlo prima di giovedì pomeriggio pv, quando le OOSS incontreranno il capo del dipartimento per questioni attinenti l'organizzazione del personale.
I lavoratori/tirocinanti sperano che in quella sede il Dott. Birritteri, ormai informato della difficoltà degli uffici giudiziari e dell'emergenza lavorativa per le risorse, riesca a dare un ulteriore segnale di apertura per un percorso di reale opportunità lavorativa.




APPUNTAMENTI
Mercoledì 26 settembre - 8.30 sede PD (Delegazione)

Giovedì 27 settembre - 10.00 Regione (Delegazione)
14.00 Via Arenula/Piazza Cairoli PRESIDIO TUTTI!!!
(Fischietti/pentole/maglia/musica etc...)

15.00 Pedica (Delegazione)

Venerdì 28 settembre - Sciopero del pubblico impiego, a cui per i Tirocinanti - Precari della Giustizia sarebbe opportuno partecipare
24 settembre 2012 - comunicato CGIL su precari della Giustizia  Vai al comunicato...
                  

domenica 23 settembre 2012

Lettera della UPG ai lettori del blog

Caro lettore,nella Regione Lazio ci sono circa 600 "ex lavoratori" (percettori di ammortizzatori sociali) che da Maggio 2010 svolgono un tirocinio presso gli uffici giudiziari del Lazio.
Lavorano dalle 6 alle 8 ore al giorno svolgendo mansioni di responsabilità (assimilabili a quelle del cancelliere o dell’ufficiale giudiziario) entrano in contatto con dati estremamente sensibili e garantiscono il diritto “Giustizia” alla cittadinanza, il tutto per un rimborso spese di 240- 300 euro mensili!!

Ad oggi è scaduto il bando iniziato con la Provincia di Roma e proseguito con la Regione Lazio, entro la fine dell’anno saranno mandati tutti a casa perché il Ministero della Giustizia non vuole neanche riceverli. Sono state fatte innumerevoli interrogazioni ed interpellanze parlamentari, presentati emendamenti puntualmente respinti a colpi di fiducia richiesta dal Consiglio dei Ministri su tutti gli atti che arrivano al Parlamento.
Tutti i Presidenti dei Tribunali e delle Procure hanno scritto che il "Servizio Giustizia" si blocca con la nostra uscita, hanno denunciato il collasso degli uffici senza la nostra presenza. L’ultimo atto è di pochi giorni fa quando - Il Ministero della Giustizia- , il 19 settembre 2012, ha risposto ad una interrogazione sul futuro delle suddette risorse (seduta Numero 688), dichiarando la propria disponibilità nei termini che seguono:

"... La soluzione ai problemi prospettati – cui questa Amministrazione non può che essere favorevole – resta, quindi, legata all'introduzione di una specifica disposizione legislativa che, in accordo con la Presidenza del Consiglio dei ministri e del Ministero dell'Economia e delle Finanze rimuova, innanzitutto, i limiti temporali imposti per l'impiego del personale."

Riteniamo che tale esposizione del Ministero della Giustizia, sia il preludio per la definizione di una soluzione normativa (CIOE' UN PROVVEDIMENTO DELLE CAMERE) a cui il consiglio dei Ministri (in particolare il Ministro dell'Economia e delle Finanze) DARA' IL PIENO E PARTECIPATO APPOGGIO.

UPG (Unione Precari Giustizia)
Roma, 22 Settembre 2012

Lettera dell'Unione Precari Giustizia alle più alte cariche dello Stato (22 sett 2012)

ALLE SSLL DESTINATARIE DELLA PRESENTE MAIL:
Presidente della Repubblica Italiana;
Presidente del Senato della Repubblica;
Presidente della Camera dei Deputati;
Tutti i MEMBRI DELLA COMMISSIONE GIUSTIZIA CAMERA E SENATO;
Tutti i MEMBRI DELLA COMMISSIONE LAVORO CAMERA E SENATO;
Presidenza del consiglio dei Ministri;
Segreteria del Portavoce del Governo;
Ministero della Giustizia;
Ministero del Lavoro;
Presidente della Regione Lazio;
Assessore alla Formazione Regione lazio;
Componenti della IX Commissione Lavoro Regione Lazio;
Provincia di Roma;
Sindaco di Roma;
Ai 29 Uffici delle CORTI DI APPELLO D'ITALIA;
Associazione Nazionale Magistrati;
Ordine degli avvocati di Roma;
Alle OOSS che con continuo impegno appoggiano il cammino dei
lavoratori negli uffici giudiziari;
Ormai da maggio 2010 circa 600 lavoratori in cassa integrazione e mobilità, svolgono la loro attività lavorativa presso gli uffici giudiziari del Lazio (circa 1200 su tutta Italia) con progetti di tirocinio Provinciali e/o Regionali, che ormai sono agli sgoccioli.

Il Ministero della Giustizia, il 19 settembre 2012, ha risposto ad una interrogazione sul futuro delle suddette risorse (seduta Numero 688), dichiarando la propria disponibilità nei termini che seguono:
 
"... La soluzione ai problemi prospettati – cui questa Amministrazione non può che essere favorevole – resta, quindi, legata all'introduzione di una specifica disposizione legislativa che, in accordo con la Presidenza del Consiglio dei ministri e del Ministero dell'Economia e delle Finanze rimuova, innanzitutto, i limiti temporali imposti per l'impiego del personale."

SIGNORI, SE BISOGNA DARE IL GIUSTO PESO ALLE PAROLE ED AGLI IMPEGNI CHE PRENDE CHI CI RAPPRESENTA, riteniamo che tale esposizione del Ministero della Giustizia, sia il preludio per la definizione di una soluzione normativa (CIOE' UN PROVVEDIMENTO DELLE CAMERE) a cui il consiglio dei Ministri (in particolare il Ministro dell'Economia e delle Finanze) DARA' IL PIENO E PARTECIPATO APPOGGIO.

Tale iniziativa è per prima cosa di supporto ai tribunali che, in caso contrario, chiuderanno molti uffici, in seconda battuta una garanzia per la cittadinanza con la dimostrazione che "LO STATO" è attento al servizio "GIUSTIZIA" ed in ultimo una dimostrazione di ottimizzazione delle risorse pubbliche investite nella FORMAZIONE DEI LAVORATORI SVANTAGGIATI.

Con osservanza,
Unione Precari Giustizia

lunedì 17 settembre 2012

Tirocinanti - Precari della Giustizia, uniti per costringere il Ministero e la Politica a fare il loro dovere

Lunedì 17 settembre in Sala della Musica  si è tenuta la prima assemblea dei Tirocinanti - Precari della Giustizia post periodo estivo. Presenti oltre ai Coordinatori, Nicoletta Grieco e Fiorella Puglia della CGIL, Tonino Nasone per la UIL, la rappresentante di USB, Gianguido Santucci in veste di rappresentante della IDV, con un compagno di partito.
I Coordinatori di UPG hanno riassunto lo stato della nostra vicenda, ricordando l'emendamento della Sen. Della Monica bloccato in Parlamento, l'ipotesi del Ministro di Giustizia di una task force a copertura del carico pendente della Giustizia, il documento del Consiglio dei Ministri su un possibile "reclutamento straordinario" negli uffici giudiziari.

La realistica valutazione fatta dai Coordinatori è che il tempo stringe, con i tirocinanti del gruppo di settembre sempre più vicini alla fine del tirocinio, tutto questo senza che si intraveda una soluzione, o almeno la disponibilità di Ministero e politica, a incontri perfino con le OOSS.
Per i tirocinanti che hanno sospeso le attività, è stata richiesta in Regione la possibilità di recupero a fine tirocinio.
La rappresentante di USB ha dato la sua disponibilità ad andare in Regione, accompagnando i tirocinanti con problemi di Cassa in deroga, per definire il giorno ci si può rivolgere ai coordinatori. Il fatto inaccettabile è che in Regione per problemi di personale addetto, sono ferme 1240 mobilità in deroga e 7000 casse int. in deroga.
Per i Coordinatori alla luce di questa situazione è necessario rimettere in campo iniziative di lotta che "facciano uscire" il problema dei tirocinanti-precari della Giustizia, costringendo Ministero e politica ad occuparsene.
Le iniziative politiche e sindacali
Nel loro intervento Nicoletta Grieco di CGIL, Tonino Nasone di UIL, la rappresentante di USB, sia pure con le differenze di "filosofia", sono concordi sulla strategia di suscitare l'interesse dei media, coinvolgendo la politica (e di conseguenza il Ministero di Giustizia), non più attravverso iniziative "spot" ma con un calendario di più giornate, con presidi ed eventuali flash mob sulle due sedi per noi strategicamente più importanti:
Sede nazionale del PD in Via S. Andrea delle Fratte
Ministero di Giustizia in Via Arenula


Tale linea vuole arrivare al risultato di UN IMPEGNO PROGRAMMATICO ELABORATO E PRESENTATO DAL PD INTERO IN PARLAMENTO, essendosi rivelate le pur ammirevoli iniziative dei singoli totalmente inefficaci e inutili le verbali dichiarazioni di solidarietà "un tanto al chilo".
Al PD inoltre si deve chiedere un intervento diretto nei confronti del Min. Severino, per arrivare ad un incontro da sempre negato.
Da non trascurare una richiesta di incontro con Zingaretti in qualità di candidato sindaco, non essendo più la Provincia istituzione attiva in futuro.
Bisogna cioè impedire il rimpallo di responsabilità fra Regione, Ministero e politica, attraverso una serie di iniziative su più sedi istituzionali (sede PD e UDC, Ministero e altre eventuali), a questo scopo è stato deciso un calendario di iniziative di piazza.

Calendario delle iniziative di lotta
- 20 settembre la concentrazione a P.zza S Silvestro, per presidio e richiesta di incontro alla sede PD E' STATA ANNULLATA DAL COORDINAMENTO PRECARI GIUSTIZIA, sono stati pianificati incontri con alcuni esponenti politici che hanno seguito la nostra vicenda.
- 24-25-26-27 settembre presidi ed eventuali flash mob al Ministero di Giustizia in via Arenula (piazza dei presidi precedenti), ore 10 fino alle ore 13.
- partecipazione alla manifestazione del 28 settembre delle OOSS unite per il lavoro e lo sviluppo, dando appoggio così ai sindacati fin'ora unici soggetti che ci ascoltano e ci sostengono.

La partecipazione di tutti è doverosa, perchè non lottare insieme e pensare di cavarsela da soli è da veri ottusi e illusi, lottando per evitare l'uscita dei tirocinanti di settembre, vorrebbe dire avere la consapevolezza della nostra forza e usarla per arrivare al risultato più logico: contratto di due o tre anni nell'amministrazione della Giustizia.
SOLTANTO UNITI POSSIAMO FARCELA...!